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domenica 20 settembre 2009

IL DISCORSO VERO DI FOUCAULT.La verità esiste?

Nel leggere L’ordine del discorso di Michel Foucault (filosofo francese nato nel 1926)mi sono soffermata sul tema degli interdetti,cioè sul fatto che non si può parlare di tutto ciò che si vuole e in qualunque circostanza.
La produzione del discorso infatti è controllata,selezionata,distribuita tramite procedure che hanno la funzione di allontanare i poteri e pericoli e queste procedure sono appunto gli interdetti.
Tra i grandi sistemi d’esclusione che colpiscono il discorso tra cui la parola interdetta,la partizione della follia e la verità contro la falsità(partizione storica che riguarda la nostra volontà di verità e di sapere),è quest’ultima che mi ha colpito maggiormente.
La questione sulla verità è qualcosa di molto difficile da definire,ma una cosa è certa che ancora oggi come in passato essa è quasi sempre una verità velata,di facciata.
Foucault è stato molto influenzato soprattutto dalle opere di Heidegger e Nietzesche,per questo voglio ricordare cosa loro pensassero a tal proposito.
Il problema della verità attraversò tutto il pensiero di Nietzesche nell’ultima fase del suo pensiero trova una risposta particolarmente dura,nichilistica:”la verità potrebbe essere un donchisciottismo, una piccola stravagante bizzarria,ma anche qualcosa di ben più pericoloso, un principio ostile alla vita, un’occulta volontà di morte".”
Anche Heidegger si occupò dell’essenza della verità,”se fossimo dei, forse esisterebbe qualcosa come la verità assoluta e l’essenza assoluta. Ma siamo uomini, ed abbiamo una verità riferita agli uomini. Accessibile agli uomini”.
Foucault parla di volontà di verità,che deve soddisfare i canoni di veridicità,essa pone l’osservatore da una prospettiva che soddisfa alcune parti di verità,” Il discorso vero non puo riconoscere
la volontà di verità che lo attraversa che cerca di mascherare la verità che non vuole”.
Riguardando indietro,nella storia non si può non ricordare di come la verità sia stata manipolata soprattutto durante il nazismo e fascismo,di come i mass-media sono stati monopolizzati,censurati molto spesso con la forza per far si che penetrasse nella testa della popolazione la “loro verità”,cioè la volontà di verità di cui parla Foucaul.
Questo però non vuol dire che oggi non sia lo stesso,infatti ciò che noi sentiamo,sono fiumi di parole ogni volta diverse e molto spesso contraddittorie.
Ripensando a tutti i discorsi che ogni giorno ascoltiamo una minima parte è vera o meglio,verosimile,perché è così,la verità nuda e cruda è rischiosa da dire,bisogna velarla renderla accettabile. Non bisogna illudersi,pensando di vivere nella totale verità,che tutto ciò che vediamo,sentiamo,leggiamo sia pura e semplice verità. Pensiamo ad esempio ai reality,essi sono una sorte di campana di vetro,dove tutti e tutto è spiato,ventiquattr’ore su ventiquattro,ma ciò che vediamo è verità?In realtà bisogna fare attenzione su ciò che traspare,bisogna mantenere il proprio senso critico,perché ciò che sappiamo di certo è che quello che vediamo è realtà,come dice il nome stesso;è realtà perché le persone che ci sono dentro sono reali,vivono là dentro in tempi e spazi reali,ma non siamo sicuri che quel che dicono,pensano o facciano sia vero o se è tutta una montatura.. Se la verità esista dappertutto non si è mai sicuri,ma ciò che l’uomo puo fare è essere sicuro di se stesso e credere in ciò che pensa.

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