Un tema che mi ha molto interessato circa il libro di Foucault,è il tema che lui definisce col nome di Interdizione. Foucault da alcuni esempi spiegandoci tramite il libro “L’ ordine del discorso” di interdizione:
“Si sa bene che non si ha il diritto di dir tutto,che non si può parlare di tutto in qualsiasi circostanza …”.
Questa citazione viene dal libro di Foucault sopra citato e con queste poche parole ci spiega cosa intende Lui per interdetto: nel contesto pubblico sociale dove noi viviamo non è possibile dire sempre tutto(l’eccessiva libertà di parola può nuocere alla libertà stessa);quindi esistono alcune “regole”,che potremmo dire che non esistono,che ci dicono quando una persona può parlare e quando non può parlare. La figura che vorrei prendere in esame io è quella della donna che per molti anni e purtroppo in alcuni posti è ancora così, viene considerata inferiore e comunque non degna di poter entrare in una conversazione. La donna è stata per molto tempo,in maniera ingiustificata,ritenuta meno capace dell’uomo da tutti i punti di vista;la motivazione di ciò non è completamente chiara perché alla donna vengono affibbiate colpe che molte volte vanno a finire molto indietro nel tempo,come per esempio il peccato originale. Ora non sarà questa la motivazione che ha portato la donna allo stato di oggetto,però sicuramente questo e l’ignoranza di cui l’uomo si è fatto portatore avranno contribuito in ottima parte a rendere la donna “incapace” o per meglio dire impossibilitata ad esprimersi. Infatti una delle prime figure a farsi avanti nella lotta per la parità dei diritti fu’ Olympe de Gouges,che con la dichiarazione dei diritti della donna cittadina,pose di fronte agli occhi di tutti i suoi contemporanei il ruolo marginale e degradato della donna. La risposta a questo fu’GHIGLIOTTINA. Una azione che sensibilizzò di più l’opinione pubblica fu’ diversi anni dopo ad opera delle Pankhurst che grazie alle loro marce e alle loro azioni pubbliche,come l’unione sociale politica Women’s social and political union,portò lentamente,ma con passo deciso,il ruolo della donna alla ribalta. Infatti nel 1894 riuscirono ad ottenere il voto per le donne sposate. Altro avvenimento importante fu’ la fondazione nel 1917 del partito delle donne,il quale programma era l’ottenere la parità dei diritti delle donne. Questo movimento noto come Suffragette fu’ la base su cui poi si basarono i movimenti delle donne nel periodo del ’68. Infatti una delle prime critiche si manifesterà nel 1963 ad opera di Betty Friedan e del suo libro “Mistica della femminilità”,nel quale critica il ruolo coatto di “sposa” e “madre”,della donna. La donna dopo tutte queste lotte è riuscita ad avere il suo giusto spazio nella società infatti dagli anni ’70 in poi in Italia e in Europa vennero istituiti consultori familiari,venne modificata la legge sul diritto di famiglia,venne introdotto il divorzio e per ultima,anche se doveva essere la più importante,venne istituita la legge sulle pari opportunità. Cioè la donna,almeno su carta,era diventata uguale all’uomo e la sua parola e il suo pensiero erano diventati importanti e presi in esame tanto quelli degli uomini.
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